Carpi-Catania, ex: da Ciceri a Çani, da Paradisi a Pantanelli

Edgar Çani, doppio ex di Carpi e Catania

Edgar Çani, doppio ex di Carpi e Catania 

Ultimo appuntamento stagionale con i "doppi ex". Elenco ristretto ma con nomi importanti...

La storia negli almanacchi
Il fascino dell’ex. Il fascino di nomi che, alla sola lettura, rievocano una valanga di aneddoti: un mix di rimpianti, rimorsi, dolci pensieri ed emozioni sopite. Il fascino dell’ex, passato ed attuale.

Elenco ristretto
Ultimo appuntamento stagionale con la rubrica dedicata ai doppi ex. In vista della gara del "Sandro Cabassi" di Carpi, fari puntati su tutti quei personaggi che hanno contribuito a fare la storia dei due club. Elenco piuttosto ristretto, con nomi, tuttavia, abbastanza importanti. Tra i portieri troviamo Mario Paradisi ed Armando Pantanelli. Paradisi difese la porta dei rossazzurri dal 1989 al giugno 1992 in Serie C1. Esperienza triennale, con più luci che ombre, conclusa con la cessione proprio al Carpi nell’estate 1992. Poca fortuna anche in Emilia. Percorso inverso per Pantanelli che prima di “scendere” a Catania difese la porta emiliana nel biennio 1994/96. Giunto a Catania nell’estate 2004 – prima stagione dell’era Pulvirenti – Pantanelli si distinse per le proprie doti tra i pali divenendo, successivamente, capitano dei rossazzurri. Prima stagione stratosferica, seguita da un altrettanto brillante campionato – quello del 2005/06 – concluso con la promozione in massima serie. In Serie A, però, non furono solo rose e fiori. Ad interventi prodigiosi si alternarono “papere” colossali, come quelle contro Palermo, Ascoli e Reggina, che incrinarono il rapporto con l’ambiente. Una caduta verticale quasi inarrestabile prima dell’ultima gara contro il Chievo a Bologna, dove Pantanelli ritrovò lo smalto dei giorni migliori compiendo un paio di interventi decisivi.

A centrocampo troviamo il metronomo Vito Grieco. Cresciuto calcisticamente proprio nel Carpi, nella stagione 1989/90, giunse a Catania nell’estate 2002 per rafforzare la squadra appena promosso in serie B. Complice l’annata travagliata degli etnei, un’interminabile serie di avvicendamenti in panchina e la convivenza in “cabina di regia” tutt’altro che felice con Fabio Gatti, il buon Grieco non riuscì a dimostrare quanto di buono fatto negli anni modenesi. L’anno successivo, con Colantuono in panchina, trovò inizialmente più spazio divenendo tra i migliori di quella squadra prima di esser messo fuori organico – insieme a Lulù Oliveira – nella parte finale della stagione. In rossazzurro: 71 presenze e 4 reti. Altro centrocampista è Willy Pittana: 26 presenze e 2 reti con la maglia del Catania nel campionato di Serie C1 1992/93; 19 presenze nel Carpi 1996/97.

Non poteva mancare Adrian Ricchiuti, autentico girovago del calcio italiano. Nella carriera del funambolico italo argentino, infatti, ci sono anche 18 presenze nel con la maglia del Carpi nel 1998. Più corposa e soddisfacente l’esperienza a Catania. In rossazzurro dal giugno 2009 al giugno del 2013 per un totale di 86 presenze e 4 reti. Esperienza brillante, quella del “genietto” di Lanùs, piena di giornate memorabili (il gol a San Siro nel 2-2 al Milan su tutte) intrise di una forte impronta carismatica.

In attacco, troviamo Edgar Junior Çani. L’attaccante albanese, arrivato a Catania nel gennaio del 2013, nella prima parte della scorsa stagione ha indossato la maglia biancorossa del Carpi per un totale di 14 presenze e una rete. Bottino magro prima del passaggio, a gennaio 2014, al Bari. Altro attaccante Luigi Della Rocca – 12 presenze nel Catania 2003/04; 17 presenze e 4 reti nel Carpi 2013/14 – e, soprattutto, l’indimenticabile Claudio Ciceri. Prima di indossare la casacca dell’Elefante, e di formare un’inossidabile coppia-gol con Spagnolo, Ciceri giocò nel Carpi nel campionato 1971/72, totalizzando 17 presenze e 5 reti. Di tutt’altro peso l’esperienza in maglia rossazzurra, una maglia indossata a più riprese per un totale di 97 presenze e 36 reti, dal 1974 al 1976 e nel campionato 1978/79 dopo le brevi parentesi di Varese e Reggio Emilia. Protagonista, con 18 reti, della promozione in Serie B conseguita nel campionato 1974/75 con Egizio Rubino in panchina.

Tra gli allenatori, invece, troviamo: Ivo Iaconi, tecnico poco fortunato in rossazzurro, in precedenza calciatore del Carpi negli anni settanta; Gigi De Canio, mister biancorosso nel 1996/97 in C1, al Catania per buona parte della scorsa stagione, e Paolo Pavese, collaboratore del tecnico di Matera, sia nell’esperienza emiliana sia in quella siciliana.