Camplone: 'Domani test importante per vedere cosa dà la squadra in una gara ufficiale'

Andrea Camplone, in uno scatto durante l'ultima amichevole con il Licata

Andrea Camplone, in uno scatto durante l'ultima amichevole con il Licata 

Le dichiarazioni del tecnico dell'Elefante alla viglia dell'esordio in Coppa Italia contro il Fanfulla

Questa mattina mister Camplone, a Torre del Grifo, è intervenuto in conferenza stampa alla viglia del match di Coppa Italia tra Catania e Fanfulla (formazione di Serie D), valido per il primo turno del torneo nazionale, in programma domenica 4 agosto alle 20.30 allo stadio "Angelo Massimino". Di seguito le dichiarazioni del tecnico abruzzese:

«Ogni nuova avventura porta delle emozioni, specialmente in una piazza così importante come Catania. Ogni debutto per me è particolare, perché sono curioso di vedere la squadra cosa fa in campo, veniamo da venti giorni di ritiro e la prima gara ufficiale è sempre un punto interrogativo. Speriamo di partire col piede giusto, di partire con serenità e di fare le cose semplici. Voglio un grande impegno da parte dei miei ragazzi, stiamo lavorando molto sul gruppo e sul gioco di squadra, mi aspetto una prestazione da squadra, da gruppo, un gioco corale».

«Domani ci saranno i ragazzi che hanno fatto il ritiro con noi: Lombardo, Arena, Liguori, Distefano, Rossetti, Biondi e Noce. Saranno tutti convocati e poi vedremo chi scenderà in campo. Dovremo allestire una squadra competitiva, quindi spazio ai "vecchietti" e poi sicuramente con i cambi qualcuno di questi potrà giocare. Biagianti, Pecorino e Mujkic sono gli indisponibili. Brodic sta bene, stiamo recuperando Barisic».

«La scelta di Manneh (cessione in prestito alla Carrarese, ndr) è stata perché il ragazzo ha bisogno di giocare con continuità, altrimenti non si saprà mai dove potrà arrivare».

«Con il Licata la squadra ha fatto qualcosa di più a livello di collettivo, pressava più alta, anche la difesa era più alta, il fatto che provino a fare gioco di squadra è molto importante. Come vice Lodi stiamo provando sia Welbeck che Mazzarani, in questo momento stiamo provando varie soluzioni. Stiamo analizzando più cose, c’è bisogno di rotazione a centrocampo per non dare punti di riferimento agli avversari, Mazzarani può fare anche l’esterno alto. Da Lodi mi aspetto tanto, ha sempre la giocata importante, ma dobbiamo metterlo in condizione di farla questa giocata. Giocando come giochiamo noi si può anche divertire».

«Ci hanno definito "il Catania dei nonni", questo lascia il tempo che trova, l’età non conta, dobbiamo essere noi a sapere gestire i nostri calciatori, ma avere una squadra esperta può anche essere d’aiuto».

«Stiamo insistendo molto sulle due fasce, devono essere equilibrate, dobbiamo cercare un equilibrio perché molte volte rimaniamo scoperti. Il fatto che si attacca sia con i terzini che con le mezze ali a turno è importante. Stiamo partendo col 4-3-3 ma durante l’anno dovremmo trovare un altro modulo. Io cerco di inculcare ai miei giocatori di essere sempre aperti mentalmente».

«In una gara come quella di domani i rischi ci sono sempre, è calcio estivo, arrivare a una partita di Coppa Italia così presto e arrivare già in forma è impossibile. Arriviamo un po’ imballati, ma siamo superiori. Però in questi casi si sa che la squadra più debole metterà tanta più voglia, più di quella della squadra superiore. Quindi noi dobbiamo essere bravi a non snobbare la partita. Per noi è un test importante, per me soprattutto, per vedere la squadra cosa mi dà in una partita ufficiale».

«Con Tonucci ci parlo spesso, io l’ho allenato, lui è fermo, abbiamo fatto una chiacchierata, ma non è solo Tonucci che stiamo valutando, stiamo cercando di prendere non solo per prendere, ma per rinforzare una rosa già competitiva».