Bisceglie-Catania 1-0: le pagelle dei rossazzurri

Andrea Vassallo, fantasma al

Andrea Vassallo, fantasma al "Ventura"... 

Le valutazioni riportate dai rossazzurri al termine della magra figura del 'Ventura'

PISSERI voto 3: Macchia irrimediabilmente la centesima partita in maglia rossazzurra con l’errato disimpegno che, in un colpo solo, porta al gol-vittoria del Bisceglie e che mette fine all’imbattibilità (320 minuti) che durava da più di tre gare. Il Bisceglie non tira mai verso la sua porta, ma quell’errore pesa come un macigno.

CIANCIO voto 3: Suo il retropassaggio a Pisseri dal quale scaturisce il gol-vittoria di Starita. Un suo errato disimpegno, a metà ripresa, consente a al furente Jakimovski d’involarsi pericolosamente verso la porta etnea, con il Bisceglie che ‘rischia’ di raddoppiare. Non spinge mai, si limita a svolgere il proprio compitino, completa la sua giornataccia con un giallo di frustrazione che fotografa al meglio (si fa per dire) la sua prestazione e quella di un Catania inguardabile.

AYA voto 6: Insieme al compagno di reparto Silvestri è l’unico a meritare la sufficienza. Al di là dei meriti in fase difensiva – gli attaccanti del Bisceglie non si vedono quasi mai – si fa notare per la solita prestazione coriacea e pericolosità in area avversaria. Prova la via della rete in più di una circostanza, ma non ha fortuna.

SILVESTRI voto 6: Leggi Aya. Corre pochi rischi, anche perché il Bisceglie si vede in avanti col contagocce. Così come l’italo-tunisino si fa notare in più di una circostanza in fase offensiva. Un suo colpo di testa, al 55’, sembra destinato a finire in fondo al sacco, ma Crispino si supera e gli nega la gioia.

SCAGLIA voto 4: Dopo la panchina di Reggio Emilia, nella gara di coppa contro il Sassuolo, l’ex parmense ritrova la maglia da titolare al posto di quel Joel Baraye che tanto aveva fatto bene contro i neroverdi. Scelta discutibile, risultato sotto gli occhi di tutti: altamente negativo.
dal 73’CALAPAI s.v.: In campo come (ultima) carta della disperazione il laterale messinese non tocca mai un pallone.

RIZZO voto 4,5: Dopo 12’ minuti la sua rasoiata dà l’illusione del gol. Per buona parte del primo tempo appare disorientato e poco lucido, così come tutti i suoi compagni, del resto. Tutt’altro giocatore rispetto alle ultime prestazioni.
dal 65’ANGIULLI voto 4,5: Entra in campo con tantissima voglia di fare, tocca un’infinità di palloni, ma ancora una volta si rivela poco lucido al momento del passaggio al compagno. Tanto fumo e poco arrosto.

BIAGIANTI voto 5: Come al solito ci mette il cuore, tanto, facendo il suo in una mediana che fatica più del previsto. Al 54’, in una delle sue ormai ‘classiche’ sortite offensive, sfiora il gol del pareggio, ma Crispino gli dice di no.

BARISIC voto 4,5: Nella prima frazione di gioco è il più mobile e pericoloso dei suoi. Si fa vedere dalle parti di Crispino in più di un’occasione: il sinistro a 25’ meriterebbe maggior fortuna. Tuttavia è la copia sbiadita di quel calciatore che nella scorsa stagione era spesso decisivo. Uomo-mercato della tormentata estate 2018, è rimasto per fare la differenza e fino a questo momento c’è riuscito…in negativo.
dal 60’MANNEH voto 5: In campo per 36 minuti (recupero compreso) non riesce a dare quel cambio di marcia che servirebbe. Anche lui naufraga con tutta la squadra in una delle giornate più buie dal calcio catanese.

LODI voto 4: Al rientro dal primo minuto dopo la panchina di Reggio il numero 10 rossazzurro conferma di attraversare un momento poco felice. A parte i calci piazzati, nei quali si conferma sempre preciso (vedi al 18’ quando imbecca Marotta, che non aggancia di un soffio, da oltre 35 metri), non riesce a dettare i tempi alla squadra così come avvenuto ad inizio stagione.
dal 65’ CURIALE voto 5: L’effetto magico della scorsa stagione, nella quale bastava un’occasione per andare in rete, fa ormai parte di un passato che sembra lontanissimo. Rispetto all’irriconoscibile Marotta è più presente all’interno dell’area nerazzurra. Al 91’ ha sul destro la palla dell’1-1, ma il ‘solito’ Crispino rimedia miracolosamente.

VASSALLO voto 4: Rispetto alle ultime esibizioni con Reggina e Matera, nelle quali era parso in netta crescita, il Vassallo visto al “Ventura” di Bisceglie è una fantasma. Quarantacinque minuti di nulla che sanciscono un brusco passo indietro.
dal 46’BRODIC voto 4: Negli oltre cinquanta minuti concessi da mister Sottil non riesce a ripetere quanto visto in quel di Reggio Emilia. Uno 0spunto al 50’ e poco più.

MAROTTA voto 3: Dov’è andato a finire quel calciatore tanto ammirato nella scorsa stagione con la maglia del Siena? I compagni di squadra lo servono poco e male, costringendolo a cercare palloni in mediana. Fumoso e poco lucido, con una condizione atletica che non appare delle migliori, Marotta non tira mai verso la porta di Crispino. Un dettaglio non di poco conto per un attaccante.

SOTTIL voto 3: Dopo le luci di coppa il risveglio in campionato non poteva esser più brusco. Squadra lenta e inguardabile per tutta la gara, possesso palla sterile, poche idee in mezzo al campo, gioco assente sulle fasce e reazione assai confusionaria. Tuttavia, pur giocando male, il suo Catania potrebbe segnare in più di una circostanza con Biagianti, Silvestri e Curiale, ma la sensazione dilagante è quella che si tratti di sparuti episodi isolati. Davvero troppo poco per una squadra costruita per vincere il campionato che dopo 15 giornate, seppure come una gara ancora da recuperare, si trova ad 11 punti dalla vetta. K.O. bruciante, inaspettato, dal quale si attendono risposte importante. Da tutti.

BISCEGLIE voto 10: Fra mille difficoltà, con un allenatore (Ginestra) che aveva abbandonato la nave meno di quarantotto ore fa, la compagine nerazzurra ha gettato il cuore oltre l’ostacolo, conquistando una vittoria meritata che mancava dallo scorso 6 ottobre (1-0 al Matera).

ARBITRO: ROBILOTTA voto 6: Partita facile facile, con pochi episodi degni di nota. Direzione di gara equilibrata che non incide minimamente sull’esito della gara.