Berretti, primo ciack Final4: ecco perchè i rossazzurri possono ambire alla finale!

Ieri il saluto di benvenuto alle finaliste delle Final Four Berretti di Lega Pro, Catania, Livorno, Reggiana e Renate presso la Sala del Consiglio del Comune di Prato

Ieri il saluto di benvenuto alle finaliste delle Final Four Berretti di Lega Pro, Catania, Livorno, Reggiana e Renate presso la Sala del Consiglio del Comune di Prato 

Sul Lungobisenzio di Prato la semifinale Catania-Renate alle 14.30 in diretta streaming a cura di LPC/sportube

"La carica dei 101", certamente qualcosina meno, nasce spontaneo parafrasare il celeberrimo capolavoro Disney con il "pullulare" - nella foto di rito - di tanta bella gioventù dai volti sorridenti e, perchè no, emozionati! Ieri sono giunte a Prato le quattro Berretti più forti d'Italia, pronte a giocarsi la finale scudetto di sabato 10 giugno, quando scenderanno in campo le vincenti delle semifinali di oggi Catania-Renate e Livorno-Reggiana.

Renate, "piccolo" è bello
L'Associazione Calcio Renate, un anno più giovane del Calcio Catania, fu fondata nel 1947 da un gruppo di tifosi interisti, da cui derivano i colori sociali nero e azzurro. Renate è il secondo paese più piccolo ad ospitare una squadra di calcio professionistico. Un cammino così incredibile, per le "panterine" nerazzurre era davvero al di là di ogni più fervida immaginazione. Inserito nel terribile girone A, quello di Inter e Torino, per intenderci, il Renate ha realizzato soltanto 34 reti che ne fanno il terzo peggiore attacco del loro raggruppamento nella regular season. Però la loro è stata la seconda migliore difesa del girone, dietro solo a quella dell’Inter, grazie ai 31 gol subiti. Ma guardando alla classifica sembrano poca cosa i 39 punti racimolati in 26 gare che hanno garantito il terzo posto effettivo (quinto considerando anche Inter e Torino, fuori classifica) ai brianzoli. Scavalcato l'ostacolo girone di qualificazione, la doppia gara dei quarti contro il Modena rappresenta la chiave di volta della stagione: la caparbietà e lucidità della rimonta fino al pari nella partita di casa grazie ai gol di Pizzi e Villa, unitamente alla freddezza e compattezza della vittoria esterna con il gol del classe 2000 Gulinelli, ne fanno un avversario di tutto rispetto, ma onestamente alla portata dei rossazzurri. Assente come già nella gara di ritorno contro il Modena il difensore Gatelli, espulso nella gara d'andata per somma di ammonizioni, cui sono state comminate tre gare di squalifica per essersi rivolto all'arbitro con frasi offensive.


Il saluto di benvenuto alle finaliste delle Final Four Berretti di Lega Pro presso la Sala del Consiglio del Comune di Prato 



Bellia e Pulvirenti, ancora un (momentaneo) passaggio di testimone
Solo per oggi Pulvirenti, suo malgrado, cederà - almeno formalmente, visto che in ogni caso tutto è stato organizzato dal titolare della panchina - il comando delle operazioni al suo "secondo" Bellia. Quest'ultimo, coach dinamico e coinvolgente, ha ben condotto l'esperienza temporanea sul finire della regular season (cinque incontri) e la prima gara del girone di qualificazione, riconsegnando al suo "maestro" la squadra in perfetta forma al rientro dalla gestione della squadra maggiore. Anzi, non sono dispiaciute affatto alcune impostazioni innovative che hanno in ogni caso pagato in termini di risultato. Dopo dodici anni di ininterrotto servizio, riconosciuto anche con l'incarico ricevuto a stagione in corso per la conduzione della squadra maggiore, vogliamo ovviamente augurare a Pulvirenti la gioia di una finale e dunque il ritorno immediato in panchina alla guida dei suoi ragazzi. Durante i 90 minuti della semifinale, nella mente di Pulvirenti scorrerà il film di tante gare, playoff, final eight fino all'ultima final four di un anno fa. L'ultimo "fotogramma" è una semifinale, manca un(a) finale da Oscar! Sabato?

Attacco e difesa, insieme la forza di una stagione
Guardare al ruolino di marcia del Catania può dire tanto; anche nulla, se non si conoscono le dinamiche interne che hanno orientato scelte e dunque risultati. Alla fine del girone d'andata, i rossazzurri, forti di un attacco "mitraglia" e una difesa a mo' di fortino inespugnabile, sono meritatamente primi nel proprio girone, fregiandosi - virtualmente - del simbolico "scudetto d'inverno". Inizia a registrarsi proprio a cavallo delle ultimissime gare e proseguirà fino all'epilogo della regular season tutta una serie di assenze a vario titolo, squalifiche, infortuni anche gravi, chiamate (prestigiose) sempre più numerose verso la squadra maggiore. Ne deriva un lavoro costante di ri-modellamento delle caratteristiche, con l'avvicendamento di tanti ragazzi, sia da titolari quanto subentrati, mai scaduto in termini di qualità, anzi rafforzato dalla consapevolezza di disporre di un gruppo "forte", capace di aggiustare in corsa la direzione che deve e può andare verso la fase finale. Se l'attacco segna il passo, realizzando ugualmente ciò che è utile all'economia delle gare, migliora addirittura il rendimento della difesa, per cui il risultato finale è di assoluto prestigio, il secondo posto altrettanto importante. Quella delle fasi finali è storia recente, con l'organico ormai (quasi) tutto a disposizione, la Berretti rossazzurra ha "macinato" letteralmente gli avversari, vincendo tutte le gare, fuori e dentro casa.

Comunque vada, sul campo si vive insieme
Di coach, intesi come espressione dell'intero staff tecnico/medico, ne abbiamo parlato in abbondanza. La società e il responsabile del Settore Giovanile hanno progettato, costruito e realizzato un cammino dentro cui procedere spediti, correggendo errori e incoraggiando i ragazzi, ricordando spesso loro che dagli errori si impara. Tutti! Già i ragazzi, splendidi protagonisti, tutti! Oggi non azzardiamo formazioni, il mister conosce il fatto suo; per noi saranno in campo. Tutti!