Berretti Catania-Sicula Leonzio 2-2: Distefano per l'illusorio vantaggio, Pecorino pari

In alto, da sx: Fabiani, Calì, Molinari, Licciardello, Distefano; in basso: Palermo, Rosalia, Mujkic, Puglisi, Castiglia, Lombardo.

In alto, da sx: Fabiani, Calì, Molinari, Licciardello, Distefano; in basso: Palermo, Rosalia, Mujkic, Puglisi, Castiglia, Lombardo. 

Distefano firma il vantaggio, ma i lentinesi sorpassano in pochi minuti; Pecorino raggiunge il pari e sfiora la vittoria

Un primo tempo povero di spunti, eccetto i due consecutivi degli ospiti bianconeri, poi una ripresa scoppiettante, con i “gemelli del gol”, Distefano e Pecorino, nuovamente in gol in coppia, che realizzano rispettivamente il gol del vantaggio rossazzurro e del definitivo pari. Nel mezzo la doppietta del trequartista lentinese Zenzaro, subentrato ad inizio ripresa al compagno Samperi, vittima di un infortunio sul finire della prima frazione di gara. Fuor di dubbio che la giostra di emozioni che culmina nei vantaggi prima dei rossazzurri, poi della Leonzio, fino al pareggio, sia lo specchio di quanto offerto sul campo dalle due formazioni; se a questo aggiungiamo però le emozioni finali con il Catania proteso all’attacco, a un passo del gol del possibile 3-2, lo spettacolo goduto vale pienamente l’attenzione dedicata alla gara. Parimenti bisogna porre doverosa attenzione sul fatto che dopo la doppietta lentinese il Catania ha rischiato il primato, temporaneamente scavalcato dagli stessi bianconeri; su come si sia permesso a Zanzero di trovare due volte un corridoio libero mister Russo porrà in futuro le necessarie contromisure perché infortuni come quelli non siano più la regola ma l’eccezione. Alla fine, però, il Catania ha posto rimedio con grande coralità e restano Invariate pertanto le gerarchie di classifica, conservando il comando del girone seppur condiviso con la Reggina, vittoriosa fra le mura amiche contro il Siracusa.

Mister Russo inserisce forze fresche in ogni reparto (Rosalia, Calì, Lombardo e Licciardello) rispetto al match del sabato precedente in occasione del recupero terminato a reti bianche contro la Vibonese, si contano sulle dita di una mano, e poco più, i sempre presenti nelle ultime tre gare, il portiere Fabiani e l’attaccante Mujkic (entrambi nel giro della prima squadra), il centrale di difesa Puglisi, i mediani Palermo e Molinari, l’attaccante Distefano. Rientrano dunque dagli infortuni che li avevano costretti a un lungo periodo di cure Lombardo (titolare) e Toscano (in panchina), mentre restano ancora fuori per gli stessi problemi Berti e Bulla; già recuperato invece Pecorino, assente contro la Vibonese, che parte comunque dalla panchina, mentre, rispetto ai convocati, manca Algiati, sostituito da Escu, pronto a subentrare all’occorrenza.

Poco da divertirsi nella prima frazione di gara, Molinari tenta di illuminare l’azione etnea aprendo per Mujkic e Licciardello, ma le occasioni si perdono in un nulla di fatto. Rischia tanto invece la difesa rossazzurra, salvata consecutivamente da Fabiani e Castiglia: il portiere in tuffo “pizzica”, deviando la palla, il tiro di Terranova, Sidibe tenta di capitalizzare la respinta ma il difensore salva sulla linea. Cambia ritmo nella ripresa il Catania che, sulla spinta di una prolungata azione offensiva, rompe il risultato di parità a reti bianche grazie al rigore procurato da Mujkic, poi trasformato dallo specialista Distefano, che tocca così quota sei nella classifica cannonieri. In soli quattro minuti avviene ciò che non ti aspetti, il moto di reazione della Sicula Leonzio si incastra perfettamente nell’errore di marcatura che consente il pari nel nuovo entrato, il trequartista Zenzaro. Palla al centro e nuova azione dei lentinesi, lo stesso Zenzaro, assolutamente indisturbato, realizza di testa la doppietta di giornata e consente ai suoi di passare in vantaggio, mettendo tutto in discussione. Entrano Pecorino e Ramella, si fa strada la netta sensazione che i rossazzurri si siano risvegliati dal sonno in cui erano sprofondati dopo il vantaggio, le geometrie si fanno interessanti, il giro palla incessante, montano voce e tifo della tribuna del Campo 3 del Village.

Guadagnano metro su metro le prime linee etnee, ben sostenute da mediana e reparto arretrato che accorciano chiudendo ogni via ai lentinesi, oltremodo costretti a difendersi con molti degli effettivi a disposizione. Aumentano i ritmi delle fasce, Palermo e Ramella cercano a occhi chiusi Pecorino, Distefano e Licciardello, sale il numero delle punizioni guadagnate, cui Lombardo imprime la giusta traiettoria alla ricerca del compagno più adatto alla contingenza. Sulla prima, salta Licciardello che di testa sfiora la traversa; sulla seconda, dopo la corsa inarrestabile di Palermo sulla fascia sinistra che costringe l’avversario al fallo, è la testa di Distefano a svettare, nuovamente alto sulla traversa. Entra anche Di Grazia per rinfoltire la faretra di frecce per l’arco del Catania, la difesa si schiera a tre; e proprio da una ripartenza dei centrali, Pecorino entra in area difendendo la palla dalla marcatura di due avversari, e scocca un tiro imprendibile per Maugeri, realizzando il gol del pari, e l’ottava marcatura stagionale. Sembra ci sia solo una squadra in campo adesso, il Catania gioca un bel calcio, Pecorino segna addirittura la rete del possibile 3-2 ma il signor Papaserio fischia un improbabile fuorigioco. Ancora emozioni nel finale, il solito Palermo innesca Di Grazia che non ci pensa due volte ad indirizzare un diagonale alle spalle di Maugeri, ma la palla impatta sul palo, rimbalzando in campo a pochi centimetri dalla linea di porta. Sono le ultime cartucce spese, testimoni mancati di una vittoria sfiorata, ma piace e fa ben sperare per il futuro la reazione collettiva che porta tutto sommato a un pari davvero importante.

Il Catania mantiene l’imbattibilità nel torneo nazionale insieme ad Atalanta e Sassuolo, inoltre il primato quale migliore difesa di tutti i gironi, pur condiviso con Sassuolo e Virtus Entella, avendo incassato soltanto cinque gol nell’arco della stagione. "Nel primo tempo -commenta Orazio Russo a fine gara- non ci siamo espressi bene, loro hanno fatto meglio ed hanno avuto più possesso e qualche occasione per passare in vantaggio, noi abbiamo avuto un paio di ripartenze importanti. Nella ripresa abbiamo iniziato bene, siamo passati in vantaggio e poi abbiamo regalato due reti commettendo altrettanti errori gravissimi in fase difensiva: da allora in poi c'è stata una sola squadra, in campo, il Catania. Abbiamo pareggiato con Pecorino, abbiamo colpito un palo con Di Grazia, ci è stato annullato un gol di Pecorino che a molti è sembrato regolare, abbiamo collezionato altre due occasioni clamorose. Il pareggio complessivamente può starci, anche alla luce della frazione iniziale, ma le opportunità più nitide le abbiamo avute noi. Ripartiamo dal nostro secondo tempo, di qualità e carattere al di là degli errori purtroppo pagati a caro prezzo". Sabato 15 dicembre, sarà ancora campionato, in occasione della X giornata, gli etnei viaggeranno alla volta di Francavilla Fontana dove affronteranno la Virtus.

CATANIA 2
SICULA LEONZIO 2
CATANIA: Fabiani, Castiglia (30’ st Di Grazia), Rosalia, Lombardo, Calì, Puglisi, Licciardello, Palermo, Distefano (41’ st Rossitto), Molinari (18’ st Ramella), Mujkic (18’ st Pecorino). A disposizione: Buemi, Cucuzza, Escu, Lanzanò, Strano, Giuffrida, Toscano, Marchese. Allenatore: Russo.
SICULA LEONZIO: Maugeri, Strano (41’ st Pesarini), Brunetti, Diara, Scacciante, Intravaia, Indelicato, Sidibe, Condorelli (37’ st Castorina), Samperi (1’ st Zenzaro), Terranova (37’ st Reale). A disposizione: Armata, Ferlito, Nicolosi, Patti, D’Arrigo. Allenatore: Alderisi.
ARBITRO: Papaserio di Catania.
ASSISTENTI: Spanò e Totaro, entrambi di Messina.
RETI: 13’ st Distefano (rig), 16’ e 17’ st Zenzaro, 35’ st Pecorino.
NOTE: Spettatori 250 circa. Ammoniti: Scacciante e Intravaia (S), Toscano e Rossitto (C). Recupero: 2’ pt e 5’ st.

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