#70CATANIA - Anni '80: "The Best Of"

Una formazione del Catania 1983/84, unica stagione in massima serie del decennio.

Una formazione del Catania 1983/84, unica stagione in massima serie del decennio. 

I "top" del decennio: giocatore, squadra ideale, allenatore, gol e partita, tra aneddoti e statistiche...

RIFLETTORI SUI MIGLIORI
Dopo aver ripercorso le vicende dell'Elefante attraverso il racconto dettagliato della cronistoria relativa agli anni ’80 – prima parte e seconda parte – i riflettori illuminano la crème de la crème del nono decennio del ventesimo secolo. Un denso concentrato contenente la ‘fanta’ formazione dell’epoca allenata dal tecnico più rappresentativo, il giocatore simbolo, le partite più importanti, il gol icona e l’immancabile carrellata riguardante i 'freddi' ma estremamente concreti numeri. La quinta puntata del nostro speciale dedicato ai settant'anni del Calcio Catania continua!

IL CALCIATORE DEL DECENNIO
“Cosa resterà di questi anni ottanta, afferrati e già scivolati via. Cosa resterà e la radio canta una verità dentro una bugia…”. Con queste parole cariche di nostalgia, nel febbraio 1989, Raf traccia sul palco dell’Ariston un bilancio di un decennio ormai ai titoli di coda. Nello stesso periodo, millequattrocento chilometri a Sud della cittadina ligure, Ennio Mastalli si appresta a concludere definitivamente l’esperienza rossazzurra inaugurata brillantemente nell’estate del 1982, quella del trionfo mondiale degli azzurri di Enzo Bearzot in Spagna. Nato a Livorno, il 31 ottobre 1958, Mastalli è il nostro calciatore simbolo degli anni '80 dell’Elefante. Estro, genio, personalità: tutto questo nel repertorio di Ennio il labronico, protagonista con la maglia etnea nel triennio 82-85 e – dopo le parentesi pugliesi di Foggia e Lecce – nella stagione 1988-89 per un totale di 100 presenze e 12 reti, alcune delle quali determinanti e di pregevolissima fattura, su tutte la rete del definitivo 3-1 per i rossazzurri a San Benedetto del Tronto giunta al termine di una travolgente cavalcata iniziata dalla trequarti di campo degli etnei; un po’ come quella del gallese Gareth Bale contro il Barcellona nella finale di Coppa del Re 2014. Degli anni ottanta rossazzurri, oltre alle promozioni in B e in A, ai quarantamila dell’Olimpico, allo spareggio di Cosenza, resterà soprattutto lui, Mastalli. La radio canterà che Ennio il labronico è stato tra i giocatori più forti visti con la maglia dell’Elefante e che senza il suo infortunio il Catania di Gianni Di Marzio non sarebbe retrocesso malamente in B. Una verità dentro a una bugia…

LA SQUADRA IDEALE DEL DECENNIO
L’ossatura della formazione ideale del nostro Catania anni ottanta non poteva non attingere a piene mani all’undici di Gianni Di Marzio che conquistò la promozione in Serie A il 25 giugno 1983. Sette undicesimi della nostra fantasquadra erano in campo nel pomeriggio romano di quasi trentaquattro anni fa contro la Cremonese, senza contare che Damiano Morra, anch’egli in campo contro i grigiorossi, è stato inserito nella top 11 del Catania anni settanta. Tra i pali giganteggia Roberto Sorrentino, a difesa della porta rossazzurra dal 1979-80 al 1983-84 per un totale di 166 presenze e due promozioni. Solido e robusta la difesa a quattro schierata davanti al portiere campano: il padrone della corsia destra è Claudio Ranieri, attuale coach (scudettato) del Leicester, in rossazzurro nel biennio 82-84 con 69 presenze e una rete; sulla fascia mancina risiede il monumento di Pier Giuseppe Mosti, con le sue 146 presenze (e 9 reti) dedicate alla causa dell’Elefante; la coppia centrale è composta dal ‘rosso’ delle Marche Adriano Polenta (157 gettoni con la casacca etnea) e l’elegante libero di Rivoli Giorgio Mastropasqua.

Nella mediana a tre, piena di quantità e qualità, spiccano i nomi di Ennio Mastalli (di cui abbiamo parlato ampiamente in precedenza) e Lorenzo Barlassina che, a dispetto di mister Di Marzio, trova posto idealmente nella nostra Best Of ’80: 160 presenze e 17 reti (splendida quella siglata al Bari, nell'1-4 rossazzurro in terra pugliese) tra il 1976-77 e il 1978-82, con l'apice raggiunto al termine della stagione 1980-81, in cui fu incoronato miglior giocatore della cadetteria. Terzetto di mezzo completato dal genovese Enrico Vella, al Catania nella stagione 1981-82. Sulla trequarti del nostro fantasioso 4-3-1-2 si colloca con le sue 108 presenze e 9 reti il romano Giancarlo Marini, in rossazzurro nel triennio 1987-90 (decisive le sue reti ai fini della salvezza del 1988) e nella stagione 1992-93 dopo le esperienze di Empoli e Gubbio. La coppia d’attacco non poteva che essere composta da Aldo Cantarutti e Angelo Crialesi. Per il corazziere di Manzano (189 cm per 82 kg) 25 reti in 94 partite nel triennio 1981-84, con l’amarezza sempre viva della spettacolare rovesciata al Milan inspiegabilmente annullata dall’arbitro Benedetti di Roma. Torre friulana, spalla romana: Angelo Crialesi, autore di 17 reti (una delle quali decisiva per la promozione in A degli etnei) in 97 incontri.

In panchina, come dodicesimo, se la ‘giocano’ Marco Onorati e Dario Marigo (allo stesso modo in cui si contesero la porta etnea nella seconda metà degli anni '80), anche se ben distanti dagli standard di Sorrentino; in difesa ecco lo stopper della promozione Giacomo Chinellato (54 presenze) e il palermitano Massimo Tarantino, che dopo essere stato lanciato in giovanissima età dal Catania (33 presenze e una rete tra il 1987 e il 1989) ebbe una buona carriera in A con le maglie di Napoli e Bologna; a centrocampo, quali degne alternative di Vella nel ruolo di equilibratori della mediana, troviamo Maurizio Giovanelli coi suoi 85 gettoni ed il napoletano Pasquale Casale (determinante nella promozione in B del 1980); sulla trequarti il salernitano Antonio Crusco (35 presenze e 2 reti nella stagione 1982-83, quella del salto in A). Tra gli attaccanti spicca il ‘dodicesimo titolare’ Carletto Borghi, protagonista con 32 reti in 178 partite con lo stemma dell’Elefante sul petto, e il sardo Marco Piga, con le sue 17 reti (decisiva quella di Reggio Calabria nel 1980) in 67 match tra il 1979 e il 1981.

La formazione del Catania Best Of '80 nel dettaglio:
SORRENTINO
RANIERI POLENTA MASTROPASQUA MOSTI
MASTALLI BARLASSINA VELLA
MARINI
CANTARUTTI CRIALESI

Gli eroi della promozione del 1983 



IL MISTER DEL DECENNIO
Sulla panchina del nostro Catania anni 80 siede Gianni Di Marzio. Nato a Napoli l’8 gennaio del 1940 Di Marzio giunse alle falde dell’Etna nell’estate del 1982 con dentro la valigia un curriculum di tutto rispetto: una promozione in Serie A col Catanzaro, conseguita al termine della stagione 1975-76, e un brillante biennio col Napoli culminato con un quinto posto in massima serie. Agrodolce l’esperienza rossazzurra, contraddistinta dalla splendida promozione in A al termine degli spareggi romani, ma conclusa con l’amaro esonero dopo il capitombolo di Genoa (3-0 per i liguri) dell’11 dicembre 1983. Sessantadue panchine totali, tra A, B, Coppa Italia e spareggi, suddivise in 19 vittorie, 26 pareggi e 17 sconfitte.

LA RETE DEL DECENNIO
Quello degli anni ottanta è un decennio costellato da tante reti di pregevolissima fattura. Così tante da ‘costringerci’ ad elaborare un’articolata Gol Parade nella quale, tuttavia, primeggia una rete siglata da Angelo Crialesi. Al di là della rete siglata al Como, decisiva per la promozione degli etnei in Serie A, siamo stati folgorati dalla perla realizzata all’Ascoli, nella gara del 18 dicembre 1983, che ha spezzato un’astinenza di reti lunga 692’, nel giorno del debutto di Giovan Battista Fabbri sulla panchina del Catania. Un sinistro volante da venticinque metri per buona pace del portiere ascolano Corti, fulminato dalla prodezza balistica dell’attaccante di Roviano. Una prodezza che avrebbe potuto avviare la rimonta salvezza, prontamente arrestata nello stesso match dal rigore conquistato da Carlo Borghi e trasformato da De Vecchi a tre minuti dal termine.

LA PARTITA DEL DECENNIO
Roma, Venticinque giugno 1983. Nell’aria della capitale, già ebbra di gioia per via della conquista del secondo scudetto giallorosso, si respira nuovamente il profumo di una nuova giornata di gloria. Lo stadio “Olimpico”, invaso da quarantamila catanesi, apre le sue porte per la terza volta nel giro di una settimana. Dopo Catania-Como (1-0) del diciotto e Como-Cremonese (0-0) del ventidue è giunto il momento della verità, con l’ultimo atto di un equilibratissimo “triangolare” che mette in palio un posto in Serie A. In campo l’Elefante rossazzurro (di bianco vestito) contro la Tigre grigiorossa. Al Catania, tra il sogno e la realtà, occorre non perdere la gara contro gli agguerriti lombardi di Gianluca Vialli, astro nascente del calcio italiano. Così come le altre due gare, anche il terzo e decisivo incontro scivola via all’insegna dell’equilibrio: l’Elefante doma la Tigre e al triplice fischio dell’arbitro Menegali di Roma conquista per la quarta volta il paradiso.

IL TABELLINO:
Stadio “Olimpico” di Roma, 25 giugno 1983

Catania-Cremonese 0-0

Catania: Sorrentino, Ranieri, Mosti, Giovanelli, Chinellato (46’ Ciampoli), Mastropasqua, Morra, Mastalli, Cantarutti, Crusco, Crialesi (86’ Barozzi). All: Gianni Di Marzio

Cremonese: Pionetti, Di Chiara (75’ Montorfano), Grazilli, Bencina, Paolinelli, Galbagini, Viganò, Bonomi, Frutti, Finardi, (58’ Rebonato), Vialli. All: Emiliano Mondonico

Arbitro: Menegali di Roma




Tre anni prima del glorioso pomeriggio romano – il nostro match del decennio – il Catania di Angelo Massimino costruisce le fondamenta per la scala(ta) verso il cielo. Allo stadio “Comunale” di Reggio Calabria, teatro nel 1970 della promozione in A del Catania di Rubino (con il sella sempre il Cavaliere), per i rossazzurri di Lino De Petrillo c’è in palio la Serie B. Gli etnei, primi della classe, respingono con fermezza gli attacchi veementi dei calabresi e nella ripresa piazzano il colpo del K.O. con un calcio di rigore trasformato da Marco Piga. E’ il 25 maggio 1980: il nuovo decennio si apre con una promozione.

Negli anni ottanta del Catania, però, la gioia non è legata soltanto alle promozioni. A Cosenza, il 12 giugno 1988, i rossazzurri di Bruno Pace rischiano seriamente di scivolare in Serie C2. Sul piatto del “San Vito” non c’è la gloria della “A” ma nonostante ciò gli spalti dell’impianto silano sono gremiti da ottomila tifosi rossazzurri. In campo Giancarlo Marini e Carletto Borghi schiantano la Nocerina firmando la “vittoria più importante” della presidenza Attaguile.

I NUMERI DEL DECENNIO
Carrellata conclusiva con tutti i numeri del periodo che va dal 6 gennaio 1980, giorno del pareggio per 1-1 in casa dell’Ancona, al 30 dicembre 1989, pareggio a reti bianche tra Catania e Monopoli: 416 partite ufficiali tra Serie A, B, C, Coppa Italia, con un bilancio di 114 vittorie, 161 pareggi e 141 sconfitte; 353 i gol fatti, 425 i gol subiti.

Nel dettaglio:
1980: 40 partite (14 v, 13 n, 13 p); 44 gol fatti, 43 gol subiti
1981: 41 partite (14 v, 11 n, 16 p); 36 gol fatti, 50 gol subiti
1982: 41 partite (12 v, 19 n, 10 p); 42 gol fatti, 38 gol subiti
1983: 44 partite (12 v, 17 n, 15 p); 34 gol fatti, 44 gol subiti
1984: 36 partite (5 v, 15 n, 17 p); 25 gol fatti, 50 gol subiti
1985: 44 partite (8 v, 18 n, 18 p); 39 gol fatti, 54 gol subiti
1986: 42 partite (12 v, 14 n, 16 p); 29 gol fatti, 40 gol subiti
1987: 44 partite (10 v, 18 n, 16 p); 30 gol fatti, 47 gol subiti
1988: 42 partite (14 v, 11 n, 17 p); 35 gol fatti, 34 gol subiti
1989: 42 partite (13 v, 25 n, 4 p); 39 gol fatti, 25 gol subiti

Legenda: v – vittoria, n – non vinte, p – perse