Palermo, 21 febbraio 1993. Lo stadio "La Favorita" di Palermo è gremito da oltre trentamila palermitani. Fra tanto rosanero, nell'anello superiore della Tribuna Monte Pellegrino, risalta un folto drappello rossazzurro, con gli striscioni "Irriducibili" e "Falange d'Assalto" in bella mostra. Il Palermo, pardon, l'Unione Sportiva Palermo 1987, sta dominando il Girone B del campionato 1992-93 di Serie C1. Il Catania, pardon, il Calcio Catania 1946, vivacchia a metà classifica ed arriva all'attesissimo appuntamento nella Sicilia occidentale con diversi elementi indisponibili. Risultato scontato? Per il cavaliere Angelo Massimino sì. Secondo il presidentissimo, infatti, la vittoria sarà rossazzurra. In campo, i ragazzi allenati dal catanese Salvo Bianchetti, realizzano la profezia del Cavaliere. Al 20' ci pensa Loriano Cipriani, con una bomba incredibile su calcio di punizione battuto da distanza siderale. Il pallone viaggia a velocità altissima, insaccandosi dentro la porta sita sotto la curva sud dell'impianto palermitano, la stessa nella quale, qualche anno dopo, Giuseppe Mascara farà il bis con una parabola fantastica da posizione simile. Nella ripresa il Catania entra in campo senza il bomber livornese, infortunato, ma con Gianfranco Palmisano. Al minuto 68' è proprio l'attaccante di Sassari a realizzare la rete del raddoppio. Finisce così, con il Catania vittorioso per due a zero, accolto trionfalmente al Gelso Bianco dai tifosi catanesi.




PALERMO-CATANIA 0-2
21 febbraio 1993

Palermo: Vinti, De Sensi, Incarbona, Valentini, Serra (dal 75' Oilvari), Biffi, Spigarelli, Favo, Bucciarelli (dal 64' Assennato), Cecconi, Battaglia. All: Angelo Orazi

Catania: Tontini, Bertolone, Susi (dal 9' Marini), Di Stefano, Dondoni, Grossi, Pittana, Marcuz, Cipriani (dal 46' Palmisano), Greco, Pelosi. All: Salvo Bianchetti

Arbitro: Lana di Torino

Reti: Ciprini al 20', Palmisano al 68'